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Genderless fashion? Ma è roba… da boomer!

“Trasgredire agli stereotipi”, “rompere le categorizzazioni”, così si saluta ovunque l’avvento di quella genderless fashion che ai più sembra un evento destinato a cambiare la storia del costume. “Finalmente le nuove generazioni sono libere di non aderire agli stereotipi di genere!” Ma davvero dite? Ma davvero i commentatori non sanno che tutto ciò è già accaduto negli anni ’60, nei ’70, negli ’80, e si dicevano esattamente le stesse cose? Certe volte penso che gli inventori della “genderless fashion” e dell’empowerment del 2021 siano in realtà dei boomer con la nostalgia della moda unisex… Non riuscite a crederci? Allora ecco qua tutta la verità!

Anni 60 e 70: moda unisex, cioè genderless

Se vogliamo proprio stabilire una data di nascita per la genderless fashion, beh è di sicuro il 1968. In quell’anno, forse non a caso lo stesso delle rivolte del “maggio francese”, grandi stilisti come Pierre Cardin, Andre Courreges, e Paco Rabanne mandarono in passerella abiti senza distinzione di sesso. Grandi magazzini e boutiques di tutto il mondo si adeguarono immediatamente, la moda unisex dilagò.

Genderless fashion moda unisex anni 60
1968, l’Apple Boutique a Londra

La pubblicità mostrava coppie di giovani che indossavano esattamente gli stessi abiti, che fossero quelli tradizionalmente “da maschio” o coloratissime maglie “da ragazza” all’uncinetto, proprio come nelle tendenze 2021. Gli uomini, per la prima volta nella storia, circolavano tranquillamente con canotte a fiori rosa, camicie variopinte, costumini da bagno minuscoli e colorati. Oltre, naturalmente, a portare spesso capelli vaporosi e lunghi fino alle spalle, e poi frange, ciondoli, bigiotteria. A Londra, persino la minigonna.

Insomma, era la rivoluzione sessuale degli anni 60/70 che arrivava anche nella moda: le donne gettavano via i reggiseni e gli uomini scoprivano il rosa, con scandalo sociale dei benpensanti (i “bigotti”) molto, molto superiore a quello di oggi. Anche per la moda unisex i giovani dovettero davvero combattere.

Genderless fashion moda unisex  minigonna
Tutti in minigonna! Era il 1968

Quella stessa rivoluzione sessuale che qualcuno ci ripropone pari pari cinquant’anni dopo, o che forse (astutamente) sta usando per vendere qualcosa di vecchio come se fosse una novità. Solo polemica? Allora facciamoci un giro negli anni ’80.

Gli anni ’80: empowerment e makeup

Per capire l’aria che tirava negli anni ’80, da un punto di vista di genere, è sufficiente ricordare quella che forse è stata la più grande icona del decennio: Grace Jones. Famosissima, donna, nera, sfoggiava giacche di Armani da uomo. Praticamente un manifesto.

Genderless fashion moda unisex Grace Jones
Grace Jones, 1981

Gli anni 80 hanno visto in assoluto la fashion più… genderless. Non c’è 2021, non c’è secondo millennio, non c’è storia proprio. Anzitutto, dopo la liberazione sessuale, per le donne era arrivato il momento della liberazione professionale: ed è stato il trionfo della “donna in carriera”, della “donna manager”, una donna vincente al comando in grandi aziende, nello sport, e nella propria vita. Al cinema, nella musica, nella moda il messaggio era univoco, e nacque così il Power Dressing. Insomma: l’empowerment femminile, di cui oggi si parla tanto come di una novità, è stato inventato 40 anni fa! E anche molto ben messo in pratica.

E gli uomini? Beh, questo lo sanno tutti: il makeup per gli uomini fu completamente sdoganato proprio negli anni ’80. Certo, rockstar e divi si truccavano già da tempo (David Bowie, il più famoso), ma in quegli anni il trucco maschile divenne quasi normale per tutti, e molto molto più di oggi. I ragazzi andavano normalmente a ballare con eyeliner e mascara, e qualcuno lo usava persino a scuola. Più unisex di così!

Insomma, chi crede di scandalizzare bigotti e boomer con un po’ di trucco, forse non sa che quei boomer in gioventù si mettevano il rimmel della fidanzata, e probabilmente anche le sue maglie glitterate. D’altronde, è notorio che negli anni ’80 nessuno si scandalizzava di niente: sempre a proposito di genderless, tra le stelle della tv pubblica del tempo c’erano le famosissime Sorelle Bandiera. Andavano in onda la domenica pomeriggio nei programmi per famiglie… ed erano tre drag queen.

Genderless fashion anni 80
Le Sorelle Bandiera

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