Recycle

Abiti su misura: un grande ritorno vintage (e green)

Il movimento della moda ”lenta” e green non è solo riciclo virtuoso o upcycling fai da te. E’ anche la valorizzazione e la riscoperta del più antico modo di vestirsi, quello che si perde nella notte dei tempi e che è stato normale fino a pochi decenni fa: gli abiti cuciti su misura. Che non erano mai stati, e forse di nuovo non saranno più, “roba da ricchi”.

abiti su misura alta moda
Atelier Chanel (foto: Getty)

La sarta? Era davvero per tutte

Tutte le donne ricorrevano alla sarta. Le benestanti per l’intero guardaroba, la classe media per i capi più importanti come giacche, cappotti, camicie (gonne e abiti leggeri si cucivano in casa), e anche le più povere per le occasioni più importanti. Mia nonna era una semplice sarta di quartiere, e aveva alle sue dipendenze 7 lavoranti: oggi sarebbe un’aziendina di una certa importanza, a quell’epoca era l’assoluta normalità! Il lavoro delle sarte popolari non comprendeva solo il confezionamento, ma anche “rovesciare” i cappotti (tecnica per rinfrescare un cappotto un po’ consumato), riadattare i capi del babbo ai figli più piccoli, o “rimettere a modello” un vestito fuori moda per dargli nuova vita.

Abiti su misura sarte
“Sartine” al lavoro negli anni ’40

Insomma, riciclo e riuso sono da sempre la norma per tutta l’umanità. L’arrivo della moda pronta, e in seguito del fast fashion con tutte pessime le ricadute etiche ed ambientali, ha messo ahinoi la parola fine a quello che è stato il modo di produrre abiti per millenni.

Il ritorno degli abiti su misura

Ma per fortuna, i marchi di moda che  offrono capi personalizzati sono diventati sempre più numerosi negli ultimi anni. In termini di sostenibilità, è il modo più responsabile di produrre: si crea solo ciò che effettivamente si vende, riducendo gli sprechi e l’eccesso di offerta, cioè tutto quello che finisce spesso in discarica.
Gli abiti su misura di oggi non sono solo lussuosi capi da sposa o da sera. Sono sempre di più le etichette che offrono capi per tutti i giorni, e servizi personalizzati, a un prezzo accessibile. Come abbiamo ricordato varie volte, cerchiamo anzitutto nella nostra città o provincia quei laboratori artigianali che offrono idee creative e personalizzate. L’Italia è il Paese della moda, ce ne sono ad ogni angolo, ed il km. zero è comunque sempre preferibile anche all’online (oltre a consentire il contatto umano e la possibilità di “toccare con mano”).

Su misura, online, e… trendy

Ma naturalmente, comincia ad affermarsi anche il su misura online. E qui ci si diverte: perché possiamo scoprire marchi di tendenza in mezzo mondo con capi deliziosi, fatti spesso con fibre naturali e ovviamente… in stile vintage!

Ricordate le camicie vittoriane? Eccone due esempi su misura: a sinistra quello di Kitri in cotone (che mi piace un sacco), e a destra il modello più fru-fru e di sapore retrò di Benjamin Fox.

Naturalmente i vestiti sono sempre i capi più desiderati. Veramente deliziosi questi due modelli, entrambi con le ormai mitiche maniche a sbuffo: il primo, in stile più country cottagecore, è ordinabile da Molby; il secondo, nel punto di rosa supertrendy della primavera, lo cuce la britannica Olivia Rose.

Nel mondo degli abiti su misura in stile vintage c’è posto anche per le meno romantiche. Ecco due vestiti lunghi decisamente anni ’80: a sinistra un estivissimo modello strappy di We Are Kin, a destra un meraviglioso ma essenziale modello sirena in luccicante seta da Valle&Vik. In turchese è strepitoso, ma ci sono anche altri colori tra cui scegliere.

Le artigiane Instagram

E in Italia? Oltre ai molti laboratori artigianali locali di cui si parlava più sopra, che spesso hanno un loro shop online riservato alle clienti del posto, non c’è ancora molto come etichette fashion. Però Instagram (ma anche Vinted e gli altri store) è un pozzo senza fondo di veri capolavori: tantissime artigiane propongono creazioni da ordinare su misura, in particolare il crochet anni ’70 che quest’anno va tantissimo. Buona caccia!

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