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Smalto bordeaux? Sì, ma vintage!

Tutte pazze per lo smalto bordeaux, non appena arriva l’autunno. Ma avete mai pensato di sceglierne uno vintage? Anche se siamo abituate a immaginare che, fino al 1960, le donne non indossassero altro che smalti rosso fuoco… ebbene, non è affatto così! Se le signore di prima della guerra non conoscevano gli smalti verdi o neri, e neppure la nail art, non significa che si limitassero al rosso. Tutt’altro: alle ragazze giovani, ad esempio, erano consigliati i rosa, così come alle più seriose madri di famiglia. Ma esistevano tante sfumature di colore, e tra queste il bordeaux che era considerato il colore perfetto per la sera e le grandi occasioni.

Smalto bordeaux 1943
Smalto bordeaux per la sera, Cutex 1943 (via tumblr)

Insomma lo smalto bordeaux non è certo una novità recente, bensì un colore che ha imperversato per decenni. Naturalmente, come per tutti i prodotti beauty, è assolutamente sconsigliabile andare cercando le bottiglie originali: non solo lo smalto sarebbe rovinatissimo, ma rovinerebbe anche le vostre unghie. Qualora si riuscissero a reperire, potrebbero andar bene al massimo per la collezione da tenere sullo scaffale.

Smalto Bordeaux 1982
Smalto bordeaux Cover Girl, 1982 (via tumblr)

Dobbiamo allora arrenderci agli smalti moderni? Non è detto. Ci sono smalti “vintage” diventati dei veri cult, e che ancora esistono in profumeria. Come l’ormai mitico Rouge Noir di Chanel (in Usa conosciuto come Vamp) che nacque nel 1994, e spopolò in tutto il mondo lanciato anche dalla bellissima Uma Thurman in Pulp Fiction.

Uma Thurman Rouge Noir
Uma Thurman in Pulp Fiction, con il Rouge Noir

Rouge Noir, il n°18 di Chanel ancora in vendita, è il più iconico smalto bordeaux (scuro) mai visto su questi schermi, e in autunno io indosserò solo quello. La mia bottiglina è quella originale e religiosamente conservata della fine anni ’90, ovviamente… ma Chanel è Chanel, e va trattato come un vino d’annata!

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